La Ionoforesi

La ionoforesi sfrutta la corrente elettrica continua unidirezionale per introdurre nell’organismo, attraverso la cute, un farmaco disciolto in acqua sotto forma di ioni attivi.

Viene fatta passare attraverso la cute una corrente elettrica, mediante due elettrodi di segno opposto. A seconda delle caratteristiche chimiche del farmaco si sceglie se applicarlo sull’elettrodo positivo o su quello negativo.
Al passaggio di corrente si verifica una migrazione del principio attivo del farmaco verso l’interno del corpo.

La ionoforesi viene consigliata su valutazione fisioterapica e successivamente a visita fisiatrica, con prescrizione del medico specialista.

Obiettivo

L’obiettivo della ionoforesi è quello di introdurre un farmaco in una determinata area corporea, evitando l’assorbimento sistemico (come avviene con l’assunzione orale) e ottenendo un effetto potenziato rispetto all’assorbimento topico. Il campo elettrico, infatti, permette un assorbimento più profondo del principio attivo.
Ogni seduta dura circa 30 minuti e l’effetto terapeutico dipende dal tipo di farmaco introdotto (analgesici, FANS, cortisonici).

Patologie interessate

Le indicazioni terapeutiche sono diverse a seconda del farmaco utilizzato. Tramite questa terapia è possibile trattare:

  • Artrosi, artriti, borsiti, tendiniti, esiti traumatici;
  • Nevralgie;
  • Alterazioni circolatorie periferiche.

Contrindicazioni

La ionoforesi presenta le controindicazioni tipiche di tutte le elettroterapie. È sconsigliata in caso di:

  • Dermatiti, ferite e abrasioni;
  • Vasculopatie;
  • Epilessia;
  • Pacemaker o gravi patologie cardiache;
  • Stato di gravidanza;
  • Allergia al farmaco utilizzato e controindicazioni del farmaco stesso.
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