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PARKINSON

Che cosa è la Malattia di Parkinson?

La Malattia di Parkinson è una delle più comuni malattie neurodegenerative.

È una patologia cronica e progressiva: cronica perché irreversibile, progressiva perchè tende ad aggravarsi.

I sintomi principali sono:

  • Rigidità muscolare: resistenza al movimento passivo, che interessa sia gli arti che il tronco;
  • Tremore: tremore a riposo, spesso molto evidente alle mani, aumenta in momenti di stress, diminuisce nel movimento intenzionale e scompare nel sonno;
  • Bradicinesia: lentezza nei movimenti sia semplici che complessi, con difficoltà a iniziare la marcia, difficoltà a cambiare direzione o a fermarsi, difficoltà nel vestirsi ecc.;
  • Disturbo dell’equilibrio.

Insorge in modo molto lieve ed ha un’evoluzione graduale. Fra i primi sintomi i più comuni sono leggeri tremolii, stanchezza, scrittura lenta e piccola.

Questi sintomi si aggravano sempre più fino ad interferire con le autonomie. Tipiche sono le difficoltà nel cammino, che avviene con passi sempre più corti e rapidi (detta festinazione), difficoltà nei cambi di direzione e diminuzione dell’equilibrio con il concreto rischio di cadute.

Nelle fasi più avanzate, accanto ai sintomi prettamente motori, possono comparire altri sintomi come depressione, ansia, difficoltà nella deglutizione, difficoltà nel linguaggio.

Qual è la causa della Malattia di Parkinson?

La causa della malattia di Parkinson è legata alla degenerazione cronica e progressiva di una regione cerebrale che produce dopamina, sostanza essenziale nel controllo del movimento.

Più la dopamina viene a mancare e maggiori sono i sintomi motori.

È pertanto fondamentale la terapia farmacologica che permette di assumere precursori della dopamina e consente di tenere sotto controllo la patologia, almeno nelle sue prime fasi. Tuttavia la terapia farmacologica non agisce sulle cause primarie del processo degenerativo, che continua a progredire.

Dal punto di vista eziologico ha una maggiore prevalenza negli uomini rispetto alle donne. L’incidenza aumenta con l’avanzare dell’età, con i primi sintomi che compaiono solitamente intorno a 60 anni. Non ha un’unica causa, ma si parla di cause multifattoriali, di cui sicuramente ha un ruolo importante la predisposizione ereditaria sommata a fattori ambientali e stile di vita.

Quando si manifesta?

Solitamente si manifesta intorno ai 60 anni, con sintomi molto lievi, spesso non ritenuti importanti da parte del paziente. Lievi tremori, stanchezza, irritabilità, difficoltà in semplici azioni come alzarsi da una sedia, fermarsi rapidamente. Cambiamenti nei compiti più complessi: spesso fra i primi sintomi riscontriamo il cambiamento della scrittura che diventa più piccola e a tratti illeggibile. Cambiamenti nel modo di parlare, può capitare di perdere il filo del discorso oppure perdita della mimica del viso.

Sono tutti sintomi molto vari, apparentemente non collegati fra loro e che possono essere confusi con il “normale invecchiamento”. Spesso non è il paziente, ma sono i familiari più vicini che si accorgono di questi piccoli cambiamenti, vale la pena in questi casi rivolgersi ad uno specialista per indagini più approfondite.

Pertanto, il tremore, considerato spesso come il sintomo più tipico e caratterizzante del Parkinson, in realtà non è il primo e nemmeno l’unico sintomo a comparire.

Che cosa propone la fisioterapia Overphysio per i pazienti con Malattia di Parkinson?

La fisioterapia nel paziente Parkinsoniano si propone di migliorare la qualità di vita, ridurre il rischio di cadute e fornire strategie più adeguate per le attività di vita quotidiana.

Migliorare la postura, esercitare l’equilibrio, correggere per quanto possibile il cammino, sono gli obiettivi di un percorso riabilitativo.

Ovviamente tenendo sempre presente la natura cronica e progressiva della patologia.

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